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Orto Botanico di Torino

Fondato nel 1729

Le attuali strutture di base dell'Orto Botanico sono state con ogni probabilità ereditate da uno dei due giardini che, nel progetto iniziale del Castello del Valentino, dovevano essere compresi tra il corpo centrale e le due ali laterali, forse da adibire ad orto per gli abitanti del castello. L'Orto Botanico dell'università di Torino, adiacente al castello del Valentino e all'interno dei confini del Parco Fluviale del Po, fu fondato nel 1729 dal re Vittorio Amedeo II, assumendo subito notevole importanza per l'ateneo torinese, da cui dipendeva (le specie coltivate nel 1762 erano già circa 1200).

In origine il giardino aveva una superficie di circa 6800 metri quadri ed era strutturato in forme geometriche, con due grosse vasche, presso le quali convergevano aiuole e stradine. L'attuale edificio, che contiene l'aranciera, la serra calda ed il museo-erbario, fu costruito negli anni '20 dell'Ottocento. Al 1830-40 risale invece il "boschetto" o arboreto, che conserva specie esotiche e dove fu ricostruito un lembo del bosco tipico della pianura padana occidentale. Dopo alcuni ampliamenti e modifiche, nel 1893 l'Orto Botanico assunse l'aspetto attuale, con una estensione di ben 27.000 metri quadri. Alcune modifiche interne per ricavare laboratori ed aule ridussero successivamente gli spazi dedicati alle serre. Nel 1962-63, a cura del Prof. B. Peyronel, su una collinetta con rocce e terra appositamente creata fu allestito un "alpineto", in cui furono collocate le piante alpine.

Riaperto al pubblico nel 1995, dopo la ristrutturazione e la riqualificazione scientifica di alcuni settori, l'Orto Botanico ospita oggi circa 6000 specie botaniche, con più di cento famiglie di piante erbacee rappresentate, un arboreto, una aranciera ed alcune serre, nelle quali, oltre alla flora locale, sono coltivate anche piante medicinali, industriali ed esotiche. Un piccolo settore del giardino riunisce inoltre le specie citate nelle Sacre Scritture.
Nel 1996 è stato allestito un piccolo percorso per ipovedenti e non vedenti, dotato di cartelli con disegni e testi in rilievo e con scritte anche in Braille, relativi a specie particolarmente note o di uso corrente (es. lavanda, melograno, rosa ecc.).
L'Orto Botanico è dotato di laboratori attrezzati per ricerche di fitologia e anatomia delle piante e di micologia, di una ricca biblioteca, di erbari e di importanti collezioni iconografiche, tra le quali la celebre "Iconographia Taurinensis" (65 volumi con 7460 tavole miniate, curata da Carlo Allioni).
Annesso al giardino vi è anche il l'Erbario dell'Orto Botanico, nel suo genere uno dei più importanti d'Italia, che ospita numerose e ricche raccolte botaniche, donate da vari studiosi. Interessante è il materiale donato dal Duca degli Abruzzi dopo i suoi viaggi in Alaska e sul Ruwenzori. Oltre alla classica attività scientifica e didattica, l'Orto Botanico si propone di attuare un piano di salvaguardia della biodiversità, con la conservazione in ambiente protetto di specie a rischio, appartenenti sia alla flora locale, sia alla flora esotica.

Per informazioni e visite: www.ortobotanico.unito.it

Comune: Torino (TO) | Regione: Piemonte | Localizza sulla mappa
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