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Presa del Canale Cavour a Chivasso

Dove inizia il più importante canale d'Italia

L'edificio di Presa del Canale Cavour dal Po è senza dubbio il manufatto più importante ed anche il più significativo, quasi il simbolo, dell'intero canale.
Il Canale Cavour costituisce una sorta di "spina dorsale" di un'estesa rete di canali che ha consentito la trasformazione e lo sviluppo di un vasto territorio, dell'estensione di circa 300.000 ettari, compreso fra i fiumi Dora Baltea, Ticino e Po. Realizzato tra il 1863 ed il 1866 dal giovane Regno d'Italia, il Canale Cavour prende il nome dal conte Camillo Benso di Cavour, che può essere considerato il promotore di questa grande opera pubblica. Il canale ha origine dal fiume Po a Chivasso. A Saluggia il canale sovrapassa la Dora Baltea mediante un imponente ponte canale ad arcate in mattoni e poco dopo viene integrato con le acque della Dora Baltea, trasportate dal Canale Farini. Quindi attraversa tutta la pianura vercellese con andamento da sud-ovest verso nord-est. In Comune di Greggio il Canale Cavour sottopassa il fiume Sesia mediante una ingegneristica tombatura ed entra nel territorio novarese, dove riceve ulteriori acque captate dal Ticino, mediante il Canale Regina Elena, costruito nel 1954. Il Canale termina il suo corso dopo 85 chilometri con uno scaricatore nel fiume Ticino in comune di Galliate. La portata massima del Canale Cavour è di 110 m3/s all'imbocco e 85 m3/s ad est del fiume Sesia, superiore a molti fiumi padani.

Il primo progetto di un grandioso canale che irrigasse la pianura vercellese fu inizialmente presentato dall'agrimensore vercellese Francesco Rossi tra il 1842 ed il 1846. Tale canale avrebbe dovuto avere origine dal Po all'altezza di Crescentino. Il primo progetto fu abbandonato, ma l'idea fu mantenuta ed infatti l'opera fu successivamente riprogettata dall'ispettore delle Finanze ingegner Carlo Noè nel 1852, per incarico del conte Camillo Cavour, al tempo Presidente del Consiglio dei Ministri del governo piemontese. Il progetto di Carlo Noè prevedeva la nascita del canale molto più a monte, a Chivasso, per consentire in tal modo al canale di irrigare una porzione molto più vasta di pianura, comprendente anche il medio Vercellese, il Novarese e la Lomellina, anche se ciò avrebbe complicato la progettazione dell'opera, dovendosi attraversare due grandi fiumi, la Dora Baltea ed il Sesia. Il progetto di Carlo Noè fu approvato dal Parlamento Italiano nel 1862, ma già nel 1859 gli studi del Noè furono utilizzati per fermare l'avanzata delle truppe austriache, allagando strategicamente la pianura vercellese.
I lavori di costruzione del canale ebbero inizio nel 1863, dopo la proclamazione del Regno d'Italia e quando Cavour era già morto, su impulso dei ministri Quintino Sella e Gioacchino Pepoli. Nonostante le difficoltà incontrate, dovute in particolare ai numerosissimi manufatti che si dovettero costruire, i lavori, affidati ad una società di capitali inglese, si conclusero già nel 1866, dopo meno di tre anni dal loro inizio. Il Canale Cavour è un'opera che desta meraviglia sia per la rapidità di costruzione, sia per la perfezione costruttiva ottenuta impiegando solo mattoni e pietre. Oggi, nonostante l'evoluzione tecnologica, un'opera simile richiederebbe certamente tempi più lunghi: basti pensare che per gli attraversamenti di strade e corsi d'acqua furono costruiti ben 101 ponti, 210 sifoni e 62 ponti-canale. Si può affermare senza dubbio che il canale Cavour fu, per parecchi decenni, il fiore all'occhiello dell'ingegneria idraulica italiana ed europea e rimane ancora oggi la più grande opera di ingegneria idraulica mai compiuta in Italia.
Il Canale Cavour capta le sue acque dal Po, convogliate nella bocca di presa mediante la traversa di Chivasso, lunga 470 metri. La bocca di presa dal fiume Po è situata sulla sponda sinistra del fiume, a circa 400 metri a valle del ponte stradale che collega Chivasso con la collina. La bocca di presa, larga sul fondo 40 metri, è pavimentata per i primi 460 metri con ciottoloni e calcestruzzo e per gli ultimi 40 metri, più vicino all'edificio di presa, con lastroni di pietra e calcestruzzo. La bocca di presa è delimitata da alti muraglioni (m. 8, con sottomurazioni di m. 4,90), che si elevano di m. 0,80 oltre il livello massimo delle piene del Po.
Il vero è proprio edificio di presa, detto anche chiavica di imbocco, è a due piani ed è lungo quanto è largo il canale, cioè 40 metri, è largo 8 metri ed è diviso in 21 luci da 1 metro e 50, ripetute in due ordini sovrapposti per un'altezza complessiva di m 7,50. Le luci sono costituite da stipiti in pietra viva strutturati in modo da contenere tre ordini di paratoie, due utilizzati per il normale servizio di regolazione delle acque ed il terzo, sussidiario, che funziona solo in caso di necessità di riparazioni o manutenzioni ai primi due. Le paratoie si regolavano con appositi meccanismi manuali, azionati da personale che si collocava nella galleria coperta, altra oltre 4 metri e situata nella parte superiore dell'edificio. Attualmente i meccanismi manuali sono statati elettrificati. Oltre la chiavica di presa il letto del canale è lastricato per altri 15 metri lungo l'asta del canale.
I manufatti dell'imbocco sono completati da due canali scaricatori. Il primo, derivato in sponda destra del canale all'inizio dell'incile, è destinato a tenere sgombro l'edificio dai materiali galleggianti e tronchi che provengono dal fiume in caso di piena; il secondo, sempre in sponda destra ma immediatamente prima dell'edificio della chiavica ha lo scopo di permettere l'allontanamento delle acque del Po in esubero oltre la quantità necessaria da derivare.
Per ricordare nel tempo il progettista del Canale Cavour, il 16 ottobre 1898 fu inaugurato un monumento a Carlo Noè, eseguito dallo scultore Francesco Porzio e collocato sul piazzale a ponente dell'opera di presa.
L'edificio ed il sistema di canali ad esso collegati del Vercellese, del Novarese e del Pavese, fino al 1977 furono gestiti dall'Amministrazione Generale dei Canali Demaniali d'Irrigazione, attraverso la concessione temporanea dei canali stessi ai Consorzi Est Sesia di Novara ed Ovest Sesia di Vercelli, che riuniscono gli utilizzatori finali delle acque in qualunque modo derivate dal Canale Cavour. La legge n. 984 del 27/12/1977 (detta legge "quadrifoglio") sancì il trasferimento dei canali demaniali alle Regioni Piemonte e Lombardia e la contestuale e definitiva consegna degli stessi ai Consorzi degli utenti. Per la gestione del primo tronco del canale Cavour e di altri canali di interesse comune dei Consorzi Est ed Ovest Sesia, è stata costituita dai due enti la Coutenza Canali Cavour, con sede legale a Vercelli e sede amministrativa a Novara, che ora si occupa di tutte le incombenze tecniche, amministrative e gestionali relative anche all'edificio di imbocco.
Insieme ai canali, a seguito della legge del '77 sono stati consegnati anche i documenti, di grande interesse storico, che testimoniano l'origine e lo sviluppo di questo particolare settore dell'attività statale che riguarda le irrigazioni piemontesi. L'ingente massa cartacea ed i disegni sono ora consultabili da parte del pubblico e costituiscono l'Archivio Storico dei Canali Cavour, di proprietà della Coutenza Canali Cavour, ospitato a Novara nel palazzo dell'Archivio Storico delle Acque e delle Terre irrigue dell'Associazione Irrigazione Est Sesia.

L'edificio di presa del Canale Cavour è proprietà della Coutenza Canali Cavour (Novara, Tel. 0321675211) e pertanto, all'infuori di speciali occasioni, è visibile al pubblico soltanto dall'esterno.

Per approfondimenti:
Borgia Massimiliano (cur.), Le risaie del Vercellese, guida al paesaggio, alla storia, alla natura delle terre d'acqua, G.S. Editrice - Regione Piemonte, Asti, 2003.
Baratti Sergio, I primi difficili anni del canale Cavour, in Est Sesia, problemi della pianura irrigua tra Sesia, Ticino e Po, periodico dell'Associazione irrigazione Est Sesia, Novara, Anno LV, n. 115, giugno-luglio 2010.

Comune: Chivasso (TO) | Regione: Piemonte | Localizza sulla mappa
La Presa del Canale Cavour a Chivasso
La Presa del Canale Cavour a Chivasso
(foto di: Andrea Miola)
 
Presa del Canale Cavour a Chivasso
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Presa del Canale Cavour a Chivasso
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