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La storia della Bietola rossa di Castellazzo inizia nel secondo dopoguerra a Fontanasse, una frazione di Casalcermelli. Coltivata e lavorata localmente, copre il 60% della produzione nazionale.
La radice, cioè la parte commestibile, è di colore rosso scuro: per formarsi in modo ottimale ha necessità di un apparato fogliare abbondante.
Gli agricoltori conferiscono il prodotto a ditte specializzate, della zona di Casalcermelli, dove le bietole sono selezionate, pulite e cotte in forno oppure a vapore. Confezionate in maniera classica o sotto vuoto, le radici vengono infine immagazzinate nelle celle frigorifere per essere poi commercializzate.