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Sia nella piana casalese che nell'area lungo il Po tra Moncestino e Gabiano viene coltivato l'asparago, specie perenne le cui parti commestibili sono i germogli che si sviluppano dalle "zampe" (rizomi sotterranei). Il territorio tradizionale per questo ortaggio è Valmacca, con la varietà Argenteuil Valmorin France importata dalla Francia nel 1920.
Di colore rosa tenue e verde nella parte terminale, alto circa 22 cm al momento della vendita, si caratterizza per gusto intenso e resistenza alla cottura, peculiarità che dipendono dall'ambiente, dal tipo di suolo, dalla tecnica di coltura.
Tagliati perpendicolarmente all'asse longitudinale gli asparagi sono uniti in mazzetti di circa 1 kg l'uno, legati con rametti di salice. Quando non sono venduti in giornata, gli asparagi vengono messi in vasche apposite, immersi in poca acqua. La loro commercializzazione è in prevalenza locale, presso il mercato di Valmacca.