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Robiola di Cocconato

Definizione
La robiola di Cocconato è un formaggio fresco a latte vaccino intero e pastorizzato, a pasta molle, di rapido consumo e con forma piatta e tonda. La crosta è assente ed il formaggio è tutto edibile. L'esterno è più consistente, mentre la parte interna è cremosa. Il colore della pasta è bianco latte o avorio, la consistenza è molle e cremosa. L'occhiatura è assente. Il sapore è dolce, di latte, leggermente acido con una nota di fresco dovuta ai fermenti lattici. La forma è cilindrica, il peso varia da 350 a 400 grammi, il diametro è di 14 cm, lo scalzo di 1- 1,5 cm.

Metodo di preparazione
Per la produzione della robiola di Cocconato si impiega latte crudo di due o più munte pastorizzate. Sono impiegati fermenti lattici per la corretta acidificazione della produzione casearia. Si scalda il latte crudo intero alla temperatura di 38 °C con caglio per 30 minuti. La rottura della cagliata si effettua con un primo taglio a croce con la lira. Successivamente, dopo una sosta di 15 minuti, si procede con il secondo taglio a noce. Si estrae la cagliata e la si mette negli stampi. Dopo 40 minuti si eseguono un primo rivoltamento, la salatura di una faccia, un ulteriore rivoltamento e la salatura dell'altra faccia. Segue una stufatura per 2-3 ore e la salatura a secco una volta per faccia. Quindi le forme sono poste in cella per un affinamento di 24 ore. La stagionatura è breve, di circa 5 giorni a 4°C, tempo necessario alla robiola di Cocconato per raggiungere il giusto grado di maturazione e cremosità della pasta.

Zona di produzione: La robiola di Cocconato può essere prodotta solamente a Cocconato, in provincia di Asti.

Curiosità
La robiola di Cocconato, per il suo sapore così delicato di latte, si apprezza al meglio gustandola al naturale sul pane fresco. D'estate può costituire un fresco secondo piatto, abbinata ad una insalata, mentre nella stagione fredda si accompagna bene con lo spinacio riccio di Asti scottato al vapore e saltato al burro. La robiola di Cocconato si abbina a vini bianchi di bassa gradazione alcolica.
Molto apprezzata per la sua cremosità e delicatezza di sapore, alla robiola di Cocconato furono persino dedicati alcuni versi dal poeta Nino Costa, che, traducendo dall'originale in piemontese, di questo formaggio scrisse: "E' piacevole da merenda; è una risorsa per colazione, è ugualmente buona nei campi come al tavolo dei signori; piace ai milionari, la cantano i professori, la consigliano i farmacisti per guarire dai mali d'amore. Voi che vivete di porcherie, di acqua tiepida e di pane masticato lasciate perdere le medicine che vi spediscono all'altro mondo: per gli stomachi delicati, per le teste balzane, fate la cura della robiola, della robiola di Cocconato".

Tutela legislativa: La robiola di Cocconato è classificata come "Prodotto agroalimentare tradizionale del Piemonte", ai sensi dell'art. 8 del D.lgs. 30 aprile 1998, n. 173, del Decreto Ministeriale n. 350 dell'8 settembre 1999 e dell'Allegato alla Deliberazione della Giunta Regionale del Piemonte del 16 aprile 2013, n. 51-5680.

Bibliografia:
Giovanni Del Forno, I Formaggi Tipici del Piemonte e della Valle d'Aosta”, Edizioni EDA, 1981
Vizzardi e Maffeis, Formaggi italiani - storia e tecniche di preparazione, Edizioni Agricole - 1990
Sandro Doglio, Il Dizionario di Gastronomia del Piemonte, Daumerie Editrice, 1995
Sandro Doglio, Le cose buone del Piemonte: I Formaggi, Daumerie per Unioncamere Piemonte, 1996
Marco Parenti, Alla ricerca del formaggio perduto, Edizioni L'arciere, 1997
AA.VV., Guida promozionale. Cocconato. Guida al paese ed alle sue manifestazioni - 2000, Pro Loco di Cocconato e Comune di Coccolato (viene citata una canzone / inno della robiola datata 1932)


Produttori
Robiola di Cocconato
Robiola di Cocconato
(foto di: Andrea Miola)
 
Robiola di Cocconato
Robiola di Cocconato
(foto di: Caseificio Balzi)
 
Robiola di Cocconato
Robiola di Cocconato
(foto di: Andrea Miola)
 
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