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Pomodoro costoluto di Cambiano

Definizione
Il Pomodoro Costoluto di Cambiano è una delle numerose varietà della specie Lycopersicum esculentum Mill., della famiglia delle solanacee. Gli areali collinari di Cambiano caratterizzati da suoli fertili, mediamente argillosi, ben si prestano a questa coltivazione. Ancora oggi l'ecotipo locale di pomodoro costoluto viene inserito nei programmi colturali di alcune aziende orticole del territorio.
Le piante presentano una vigoria medio elevata, una media copertura fogliare, grappoli robusti e tendenzialmente ramificati. I primi fiori dei grappoli tendono, in presenza di condizioni climatiche particolari, a produrre frutti di elevate dimensioni e tendenzialmente deformati tanto che il più delle volte si rende necessario procedere alla potatura del frutto deformato in fase di ingrossamento per non compromettere l'intera produzione del palco fiorale.

Le piante di pomodoro costoluto di Cambiano producono bacche di media pezzatura, forma appiattita compressa ai poli, con medio-marcate costolature nella zona del peduncolo dell'attaccatura e foglia larga. Le bacche in fase di pieno viraggio manifestano una media consistenza della polpa e buccia molto sottile. Lo stacco si effettua quando la bacca evidenzia un viraggio su una parte significativa della superficie. Ottime sono le caratteristiche organolettiche della bacca del pomodoro: molto gustosa per l'insalata, se raccolta parzialmente acerba; a piena maturazione invece le bacche sono particolarmente adatte per la trasformazione in salsa. Rispetto alle cultivar standard, la coltivazione richiede una maggiore manodopera, sia per eliminare l'elevato numero di germogli laterali (le femminelle), emessi dalle piante, in particolare nella zona basale, sia per la raccolta dei frutti, che risultano nascosti dal fitto fogliame. La tecnica colturale prevede la semina in semenzaio a febbraio, con successivo passaggio della pianta in cubetto di torba o alveolo; queste operazioni sono eseguite esclusivamente in ambiente protetto. Il trapianto può avvenire in aprile (qualora si operi in tunnel con copertura plastica), oppure a maggio (se il posizionamento delle piante avviene in pieno campo). Sono necessarie tre o quattro concimazioni chimiche tra maggio e settembre e, secondo le necessità, vari trattamenti antiparassitari e antifunghicidi.
La raccolta dei frutti inizia, all'interno dei tunnel, nel mese di luglio per poi proseguire sino a novembre. In situazioni di elevate temperature la raccolta è ravvicinata (anche giornalmente), mentre con l'abbassarsi delle temperature la raccolta avviene ogni 2-3 giorni.
Per il mantenimento della varietà i produttori selezionano i soggetti migliori da cui prelevare il seme, prestando particolare attenzione alla scelta della bacca, affinché non presentari difetti di forma e sia meglio rispondente agli standard della varietà pomodoro costoluto di Cambiano (frutti di non elevata pezzatura, appiattiti e costoluti).
Il terreno più favorevole per la coltivazione del pomodoro costoluto di Cambiano è quello argilloso, tipico della campagna cambianese.

  • Zona di produzione: la zona di produzione comprende Cambiano ed i comuni limitrofi di Chieri, Santena, Trofarello e Pecetto Torinese.
  • La storia: Il pomodoro, introdotto in Europa agli inizi del XVI secolo, risulta coltivato sul territorio di Cambiano almeno dalla seconda metà del 1800. Ma è agli inizi del 1900 che la sua coltivazione trovò maggiore impulso, in concomitanza con l'insediamento in zona di un'importante industria di trasformazione, attiva fino agli anni '40 del Novecento. Oltreché per l'industria conserviera, i pomodori coltivati a Cambiano erano presenti ed apprezzati sui principali mercati ortofrutticoli di Torino e di Milano. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, operando una selezione genetica probabilmente partendo dal pomodoro costoluto di Chivasso, si creò la varietà Pomodoro Costoluto di Cambiano. Dopo pochi decenni si perse quasi del tutto la semenza di questa varietà e soltanto una ricerca specifica condotta in Piemonte nella seconda metà degli anni '90 del Novecento ha consentito di reperire alcuni nuclei di seme della varietà pomodoro costoluto di Cambiano, che furono depositati nella Banca del Germoplasma delle varietà di piante del Piemonte, per preservarne e tutelarne la linea genetica.
    Nell'estate del 2011 l'amministrazione comunale di Cambiano ed il CReSO (Consorzio di Ricerca e Sviluppo per l'Ortofrutticoltura Piemontese) decisero di attivarsi per rilanciare il pomodoro costoluto di Cambiano, mediante un articolato progetto di riselezione/valorizzazione di questa varietà di pomodoro, che ha coinvolto alcuni agricoltori locali nella coltivazione in pieno campo ed in serra delle migliori piante, dalle quali selezionare il migliore seme da destinare alla coltivazione.

Al pomodoro costoluto è dedicata la tradizionale Sagra del Pomodoro, che si svolge ogni anno a Cambiano, nella prima domenica di settembre. Anche le maschere del carnevale cambianese ricordano il pomodoro: la Bela Tomatichera e l'so Pichet e Madama Tomatica e Monsù Sparu, in onore dei due tipici ortaggi (l'altro è l'asparago) che resero famosa Cambiano.

Tutela legislativa: Il pomodoro costoluto di Cambiano è classificato come "Prodotto agroalimentare tradizionale del Piemonte", ai sensi dell'art. 8 del D.lgs. 30 aprile 1998, n. 173, del Decreto Ministeriale n. 350 dell'8 settembre 1999 e dell'Allegato alla Deliberazione della Giunta Regionale del Piemonte del 16 aprile 2013, n. 51-5680.

Il disciplinare di produzione


Pomodoro costoluto di Cambiano
Pomodoro costoluto di Cambiano
(foto di: Andrea Miola)
 
Pomodoro costoluto di Cambiano
Pomodoro costoluto di Cambiano
(foto di: (Immagine tratta dal sito www.lacittadicambiano.it))
 
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