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Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino

Definizione
La tinca comune (Tinca tinca), appartenente alla famiglia dei ciprinidi ed oggi in forte rarefazione sul territorio italiano, presenta una colorazione-base giallo-verde, il dorso più scuro, tendente al verde, i fianchi più chiari, spesso con tonalità bronzee o dorate, il ventre è giallastro o grigio. La bocca è bordata di rossiccio. Macchie nere sono sparse irregolarmente sul dorso e sulle pinne.
La tinca gobba dorata, che è una variante della tinca comune, presenta invece una colorazione della livrea prevalentemente giallo-rossiccia. Tale colorazione è dovuta alle "terre rosse", caratteristiche dell'altopiano chiamato "Pianalto di Poirino", costituto da argille rosse pleistoceniche. Un'altra caratteristica che differenzia la tinca dorata dalla tinca comune è la presenza di una gibbosità all'altezza delle prime vertebre cervicali.
La pregiata varietà della tinca gobba dorata viene allevata in vasche e laghetti artificiali, con acque basse, calme e limacciose, con fondali d'argilla e poco calcarei.
La tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino è rinomata ed apprezzata per le carni magre, leggere e compatte, di elevata qualità organolettica e proteica e con poche spine. La Tinca gobba dorata è tradizionalmente consumata fritta, in carpione o utilizzata come condimento nel risotto, cucinandola dopo averne lasciato asciugare le carni in lembi di tela per almeno ventiquattro ore.

  • Zona di produzione: La tinca gobba dorata è prodotta nella zona chiamata "Pianalto di Poirino". Il Pianalto di Poirino comprende l'intero territorio dei seguenti comuni: Poirino, Isolabella, Pralormo (in provincia di Torino), Cellarengo (in provincia di Asti), Ceresole d'Alba (in provincia di Cuneo), e una porzione del territorio dei seguenti comuni: Carmagnola, Villastellone, Santena, Riva di Chieri (in provincia di Torino), Bandissero d'Alba, Montà d'Alba, Montaldo Roero, Monteu Roero, Pocapaglia, Sanfrè, S. Stefano Roero, Sommariva del Bosco, Sommariva Perno (in provincia di Cuneo), Dusino San Michele, Valfenera, Buttigliera d'Asti, S. Paolo Solbrito, Villanova d'Asti (provincia di Asti).
  • Storia: Vista la scarsità d'acqua superficiale, nel passato per abbeverare il bestiame i contadini erano soliti raccogliere e conservare le acque piovane in fossi e peschiere, all'interno delle quali, in contemporanea, venivano allevate anche delle tinche, le quali venivano poi pescate e vendute sia nei dintorni, sia nei mercati di Carmagnola e Torino. A Carmagnola le tinche del Pianalto erano vendute già prima del 1800. Per i contadini del Pianalto di Poirino nel passato l'allevamento e la pesca della tinca ha sempre rappresentato una fonte non trascurabile di ricavo economico. Le tradizioni economico-alimentari del passato, legate alle attività agricole, imponevano la cattura di tinche adulte in primavera, per avere proteine fresche dopo l'inverno e ridurre l'eccesso dell'imminente riproduzione. Successivamente, alla fine della stagione calda, si eseguiva una seconda pesca, che procurava il cibo da consumare in carpione nei mesi freddi. Queste tradizioni sono vive ancora oggi, tanto che sul Pianalto si usa consumare la tinca da maggio a ottobre. L'abbandono delle classiche attività agricole e zootecniche e l'adozione delle monocolture e dell'allevamento intensivo dei bovini hanno alterato le tradizionali pratiche gestionali degli invasi idrici artificiali, creati a fini irrigui o per abbeverare gli animali. Anche l'introduzione di fauna acquatica alloctona, predatrice e/o competitrice alimentare della tinca, ha contribuito alla drastica riduzione del numero dei bacini nei quali si trova la tinca, compromettendone il successo riproduttivo.
    Oggi l'Associazione dei Produttori della Tinca Gobba Dorata del Pianalto di Poirino si adopera per migliorare, incrementare e valorizzare questa varietà ittica attraverso la selezione dei riproduttori, la produzione di novellame, la riattivazione degli stagni dismessi, la strutturazione di nuovi stagni, la selezione degli alimenti e la messa a punto di mirate tecnologie acquacolturali che si adattino alle metodologie tradizionali. La tinca gobba dorata, quasi scomparsa dai torrenti locali, è allevata oggi in circa 400 vasche (peschiere) nel Pianalto di Poirino, contribuendo a conferire una nota particolare al paesaggio locale.
    Maggiori informazioni su "L'Oro del Pianalto di Poirino" - Opuscolo a cura dell'associazione dei produttori.
  • Tutela legislativa: oltre ad essere stata inclusa da Slow Food fra i "Presidi del Gusto" della Provincia di Torino, la tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino è stata inserita nel Registro europeo delle Denominazioni d'Origine Protetta (D.O.P.), in base al Regolamento 160/08 della Commissione Europea.

Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino
Tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino
(foto di: Aree protette Po Torinese)
 
Tinche gobbe dorate del Pianalto di Poirino
Tinche gobbe dorate del Pianalto di Poirino
(foto di: Aree protette Po Torinese)
 
Tinche gobbe dorate del Pianalto di Poirino
Tinche gobbe dorate del Pianalto di Poirino
(foto di: Aree protette Po Torinese)
 
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