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Porro lungo dolce di Carmagnola

Definizione
Il porro (Allium porrum L.) è una pianta biennale, di coltura annuale, classificata botanicamente nella famiglia delle Liliacee ed è originaria delle regioni mediterranee, caratterizzata da lunghe foglie di forma lanceolata. Sia la parte basale della pianta, detta "bulbo" e composta da foglie sovrapposte ed inguainate, imbiancata in fase vegetativa, e sia le foglie vere e proprie, che sono appiattite, tenere e carnose, si mangiano in vari modi o si usano come condimento per il loro sapore aromatico. Il porro ha anche proprietà diuretiche ed emollienti ed è usato dalla medicina popolare per preparare decotti e sciroppi.

Accanto alle rinomate tipologie di peperoni, l'orticoltura carmagnolese (Torino) può vantare una selezione locale di questo ortaggio, conosciuta come "Porro Lungo Dolce di Carmagnola" ed ottenuta da oltre quarant'anni grazie ad un'avveduta ed efficace selezione di tipo massale, che ha trovato in una notevole parte di territorio carmagnolese (terreni sciolti, leggeri, alluvionali in particolare, quelli collocati sulla destra del fiume Po) un habitat ideale per esprimersi con le migliori caratteristiche.
Il "Porro Lungo Dolce di Carmagnola" è caratterizzato da una notevole tenerezza e da un sapore spiccatamente dolce, che si accompagna ad una facile digeribilità. La selezione carmagnolese appartiene alla tipologia lunga: si ottengono infatti piante alte fino a 150 cm, con la parte edibile (parte imbiancata) che può raggiungere gli 85 cm di lunghezza, con una resa in cucina davvero elevata. Il seme viene prodotto localmente, lasciando in campo alcune piante e raccogliendone i frutti a fine agosto. Le capsule contenenti i semi vengono aperte ed i semi che se ne ottengono vengono lasciati ad essiccare al sole. Preceduta da un'abbondante letamazione e da un'accurata fresatura, la semina avviene da fine marzo al 10 aprile, in file distanti 40 cm e con seme in continuo sulla fila.
Il trapianto avviene da metà giugno a metà luglio, quando le piantine di porro hanno raggiunto un'altezza di circa 40 cm, tagliandole a circa 25 cm perché possano mantenersi erette una volta trapiantate. Le piante vengono messe a dimora in file distanti 85 cm. lasciando 4-5 cm sulla fila tra una pianta e la successiva. La coltura è concimata prevalentemente con abbondante uso di sostanza organica (letame bovino), distribuendo modeste quantità di concimi minerali. Il diserbo è effettuato meccanicamente tramite rincalzature, che hanno anche lo scopo di arieggiare il terreno.
L'irrigazione, variabile in funzione dell'andamento climatico, avviene con le seguenti modalità: a pioggia sulle piantine da trapiantare e per scorrimento, da agosto a fine settembre, sui porri in crescita.
Ad inizio ottobre si comincia ad interrare i porri, in serra, adagiandoli inclinati in solchi paralleli profondi 30 cm. La parte di pianta che fuoriesce dal terreno, andrà a coprire la fila precedente e sarà a sua volta coperta dalla parte terminale dei porri della fila successiva. In tal modo solo la prima e l'ultima fila non saranno coperte e, quindi, presenteranno alla raccolta una minor eziolatura. La commercializzazione inizia a partire dai 15 giorni successivi all'interramento. I porri possono restare interrati fino a 2-3 mesi, senza correre il rischio di gelate anche in considerazione della grande resistenza al freddo di questa Liliacea. Un esemplare di "Porro Lungo Dolce di Carmagnola" pesa 200-500 grammi alla raccolta e dopo la pulizia presenta un peso di 100-300 grammi, con un diametro di 1,5-3 cm. Mediamente si ottengono 160-185 q.li di prodotto pulito/ha.

  • Zona di produzione: La zona di produzione del "Porro Lungo Dolce di Carmagnola" è il territorio del Comune di Carmagnola (Torino).

  • La storia: Le metodiche di lavorazione e conservazione del "Porro Lungo Dolce di Carmagnola", coltivato da oltre quarant'anni nella zona di produzione, si sono tramandate oralmente fino ai giorni nostri. Si è, quindi, proceduto con interviste ai produttori e ad un gastronomo nonché celebre ristoratore carmagnolese: grazie alla sua collaborazione, la Ripartizione Agricoltura del Comune di Carmagnola ha inserito il "Porro lungo dolce" nel Programma di valorizzazione delle risorse agricole. Si sono, quindi, realizzate delle fascette apposite per avvolgere i mazzi di porri e si è istituito il Mercato del Porro di Carmagnola, svoltosi in occasione delle edizioni 1999 e 2000 della manifestazione "La montagna a Carmagnola", che si tiene la seconda domenica di novembre.

  • Tutela legislativa: Il porro lungo dolce di Carmagnola è classificato come "Prodotto agroalimentare tradizionale del Piemonte", ai sensi dell'art. 8 del D.lgs. 30 aprile 1998, n. 173, del Decreto Ministeriale n. 350 dell'8 settembre 1999 e dell'Allegato alla Deliberazione della Giunta Regionale del Piemonte del 16 aprile 2013, n. 51-5680.

Ricette:

  • Riso ai porri con raschera e pancetta: Ricetta per 4 persone. Ingredienti: 350 gr di riso Carnaroli, 150 gr di raschera, 100 gr di porri dolci lunghi di Carmagnola, 50 gr di pancetta, 40 gr di burro, 3 cucchiai di olio di oliva, brodo di carne quanto basta, mezzo bicchiere di vino bianco, sale e pepe. Tempo 40 minuti. Preparazione: mondare i porri eliminando le parti dure, conservare le parti verdi, lavarli, affettarli sottilmente e farli appassire con la pancetta in olio e mezza porzione di burro. Aggiungere il riso, tostandolo leggermente e mescolare con un cucchiaio di legno, irrorare con vino bianco e lasciare evaporare, aggiungere il brodo. A cottura ultimata aggiungere il raschera a dadini ed il burro rimasto, mantecare, aggiungendo sale e pepe.

  • Maltagliati di porro: Ricetta per 4 persone. Ingredienti: 500 gr di farina bianca, 6 uova, 6 porri dolci, un bicchiere di panna da cucina, parmigiano grattugiato. Tempo 50 minuti. Preparazione: impastare mezzo chilo di farina con sei uova intere. Tirare bene la sfoglia sottile e tagliare a rombi di media grandezza. A parte rosolare in una padella con il burro i porri tagliati a rondelle fini (precedentemente mondati), cuocere la pasta in acqua salata, scolare e aggiungere i maltagliati nella padella coi porri rosolati, versare la panna da cucina, amalgamare, condire con il formaggio grattugiato e servire caldo.

  • Zuppa di porri alla piemontese: Preparazione: eliminare il verde dei porri dopo averli puliti, mondati e lavati accuratamente. Tagliare a fettine i porri e stufarli lentamente con burro a fuoco dolce. Aggiungere brodo, continuando la cottura fino a che il liquido sarà completamente evaporato. Aggiungere altro brodo e lasciare cuocere sempre a fuoco basso per una mezz'ora ancora. In una zuppiera sbattere rossi d'uovo, uno per persona, con un cucchiaio di burro. Amalgamare bene e versare sul tutto mescolando i porri con il brodo.

  • Insalatina di porri, finocchi e sedano: Preparazione: pulire, mondare e lavare i porri bianchi lunghi e affettarli a rondelle spesse mezzo centimetro, in un'insalatiera. Tagliare a fettine sottilissime i finocchi e il sedano (la parte più bianca e tenera) e unirli ai porri. Condire con una vinaigrette preparata con olio extravergine di oliva e poche gocce di vero aceto balsamico. Aggiustare di sale, rifinire la preparazione mescolando con l'aggiunta di una spruzzata di pepe nero, macinato al momento.

Porri lunghi dolci di Carmagnola
Porri lunghi dolci di Carmagnola
(foto di: Andrea Miola)
 
Porro lungo dolce di Carmagnola
Porro lungo dolce di Carmagnola
(foto di: Andrea Miola)
 
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